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Cernere et paene tangere : il tatto negli scritti retorici di Cicerone

  • Balbo, Andrea ORCID Istituto di studi italiani (ISI), Facoltà di comunicazione, cultura e società, Università della Svizzera italiana, Svizzera ; Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino, Italia
  • 2023
Published in:
  • Altre Modernità. - 2023, vol. 12, p. 23-38
English Italian After providing a brief overview of the role of touch in Latin literature and, in particular, in rhetorical texts, this paper focuses on Cicero’s works. As Cicero, like most other ancient authors, does not devote explicitly sections of his writings to this sense, the investigation is conducted on some words (verbs, adjectives and nouns) which evoke touch in his oeuvre. Special attention is paid to Cicero’s rhetorical works and what emerges is Cicero’s contribution to defining touch and its functions – the cognitive function taking pride of place – within the context of Latin abstract language and ancient philosophical thinking. Dopo aver fornito una breve panoramica del ruolo del tatto nella letteratura latina e, in particolare, nei testi retorici, questo contributo si focalizza sulle opere di Cicerone. Dal momento che Cicerone, come la gran parte degli autori antichi, non riserva esplicitamente sezioni di suoi scritti a questo senso, l’indagine viene condotta su alcuni vocaboli (verbi, aggettivi e nomi) che evocano il tatto nella sua Opera. Particolare attenzione viene prestata alle opere retoriche di Cicerone e ciò che emerge è il suo contributo nel definire il tatto e le sue funzioni – quella cognitiva su tutte – all’interno del contesto del linguaggio latino astratto e del pensiero filosofico antico.
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  • Italian
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Literature
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