Le radici forti di un sistema fragile : Radiografia del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore in occasione della campagna elettorale del 2006
      
      
        
      
      
      
      
      
      
      
      
      
      
      
      
        191 p.
        
        
      
      
      
      
      
      
      
      Thèse de doctorat: Università della Svizzera italiana, 2009 (jury note: Magan cum laude)
      
      
      
      
      
      
      
       
      
      
      
        
        English
        
        Italian
        
        
        
          The present research work provides an empirical answer to the  following question: how does the public construction of the political  power representations work? In other words, which are the main  characteristics of political journalism? A Content analysis of two  prominent Italian newspapers (Corriere della Sera e Sole 24Ore) was  set up, during the last three months of the national campaign 2006,  referring to the two candidates Silvio Berlusconi and Romano Prodi.  Understanding how high quality community of journalists framed the last  days of the campaign, can help to perceive – in general – the  relationship between media and politics, and better understand the  know-how about the production of political news. With this data,  qualitative interviews were carried out with the town newspaper’s  directors and some important conclusion were proposed on the  journalist professional culture.
        
        
        
          L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare il ruolo del giornalismo  quale fonte delle rappresentazioni pubbliche del sistema politico,  prendendo come caso di studio il particolare contesto mediatico e  culturale italiano. Un caso di studio che ha messo in luce la fragilità del  sistema dell’informazione contemporanea, apportando evidenze  empiriche al modello descrittivo mediterraneo proposto da Hallin e  Mancini (2004), ma anche evidenziando i diversi limiti presenti in questo  approccio. Oggetto dell’analisi è stata la copertura giornalistica dedicata  dal Corriere della Sera e dal Sole 24Ore ai due candidati premier per le  elezioni politiche nazionali del 2006, nel corso degli ultimi tre mesi di  campagna elettorale. Dai dati dell’analisi del contenuto, che ha  interessato 600 articoli pari a 4382 enunciati, emerge – soprattutto per  quanto riguarda il quotidiano di via Solferino – l’immagine di un  giornalismo passivo e vittima del collateralismo, attraversato in modo  significativo da dinamiche di spettacolarizzazione e bloccato nella  possibilità di determinare autonomamente la tematizzazione della propria  agenda. Dalle interviste in profondità condotte con i direttori dei due  quotidiani si evince anche in modo nitido la dialettica tra modelli di  giornalismo contrapposti, che vede scontrarsi il giornalista “testimone dei  fatti” e il giornalista “agente di cambiamento sociale”. Dalle risposte dei  due intervistati emerge chiaramente come, in Italia, la cultura  professionale complessiva alla base della “Fabbrica del presente”  (Cavallari 1990) risulti volta spesso alla difesa del punto di vista del  giornalista piuttosto che alla difesa degli interessi lettore. Una cultura  professionale salda in questa dinamica, che rende forti le caratteristiche  intrinseche di quello che è stato definito il “sistema fragile" (Mancini  2001).
        
        
       
      
      
      
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
        
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                  Information, communication and media sciences
                
              
            
          
        
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